lunedì 26 agosto 2013

Tirando le somme.. by Mr G

Post by Mr G.

Questo post vuole essere un mio riassunto sulle esperienze, e forse anche una raccolta di ciò che si deve e NON si deve fare andando ad imbarcarsi in un'avventura come questa.

L'idea del Viaggio (con la V maiuscola) è venuta leggendo i report degli altri. E' stata sicuramente un'avventura alla scoperta di una terra e di paesaggi naturali che credevo esistessero solo in Canada o negli Stati Uniti. Mi sono sicuramente divertito e rilassato, forse riposato non così tanto, ma se non ora, quando potevamo permetterci un viaggio simile?!


Riporto qui sotto la classifica e i miei giudizi in ordine sparso.
Iniziamo dalle note positive.
Sicuramente promossi:
  • La Focus (77539 km alla partenza, 87428 all'arrivo): è stata sfruttata all'inverosimile su ogni tipo di percorso, si è difesa sempre bene sia dal punto di vista del confort (nessun doloretto strano, anche dopo giorni e giorni di guida), sia delle prestazioni sul San Bernardino e sui passi scandinavi (si è tirata la roulotte senza protestare su salite del 9% e oltre). Unici nei: la batteria morta 2 giorni prima di partire, cambiata al volo, e uno strano rumore dei semiassi, sentito una volta sola nella tappa di Nordkapp (difetto congenito del modello, a quanto pare)
  • L'antenata: nonostante i 34 anni suonati, si è lasciata trascinare su ogni strada senza inconvenienti di rilievo. Tutte le utenze hanno funzionato alla perfezione, compresa l'ultima modifica per collegare la batteria alla centralina. Una menzione d'onore va all'impianto di riscaldamento e termoventilazione: ci ha tenuti caldi ed asciutti nelle tappe più bagnate, siamo arrivati ad accenderlo anche di notte a Ballangen, quando c'erano 5 gradi. Unici piccoli inconvenienti: il ruotino bucato a Nordkapp e riparato ad Alta, qualche vite dei mobili svitata, un po' di sigillante dell'oblò secco (colpa dei 50 gradi della Spagna e dei 40 della Sicilia più che altro...).
  • Il GPS (Tomtom, modello ormai da 90 euro): nonostante il mio odio atavico per l'oggetto, si è rivelato utile per pianificare le tappe e più preciso di una mappa cartacea. I POI di GPL e dei campeggi sono indispensabili. Se avete uno smartphone con Google maps tenete presente che necessita di una connessione dati.
  • Le giacche impermeabili ma traspiranti della Campagnolo, regalo di mamma e papà per il compleanno, ci hanno difeso dalle condizioni meteo più svavorevoli (nemmeno un raffreddore in 20gg di meteo completamente vario).
  • Ultima dell'elenco, ma più importante: la moglie, mrs G. :-) Ha appoggiato subito l'idea del viaggio-avventura "folle" con entusiasmo e mi è sempre stata di conforto, soprattutto la sera quando ero stanco. Se non siete fortunati come me, cercatevi una meta diversa e più vicina, nell'ordine la Costa Azzurra, la Puglia Salentina e la Sicilia sono belle e sicuramente non vi deluderanno :-).
 Ora i bocciati:
  • L'Ipad, aggeggio "inutile" buono solo per leggere il giornale online se avete una Wi-fi sempre a disposizione, e se siete disposti ad utilizzarlo solo come mamma Apple vi ha permesso. Se volete qualcosa di compatto ma utile, l'Acer Aspire One ha fatto perfettamente il suo dovere.
  • Non per colpa sua, la bellissima lampada da esterni FLOS, insostituibile nell'Europa mediterranea, con il sole 24h/24 è stata veramente superflua e inutile, avrei fatto meglio a lasciarla a a casa (per fortuna pesa pochi etti..).
  • La sirenetta di Copenhagen, è una statuetta come tante altre, parafrasando Aldo, Giovanni e Giacomo "se davo 30 euro al mio falegname, le faceva anche le unghie" .
  • Parzialmente, il meteo scandinavo: soprattutto dopo il 6 agosto e la tappa di Alta, ha fatto freddo e ci sono state parecchie giornate uggiose. Abbiamo entrambi avuto la sensazione che "l'Estate fosse finita". Probabilmente il periodo migliore per questo viaggio è più verso Luglio che Agosto.
Varie ed eventuali

Le considerazioni qui sotto sono abbastanza tecniche e possono interessare soprattutto i caravanisti, e chi vuole intraprendere un viaggio come questo.
A proposito del viaggio, dovete essere abituati a guidare con la roulotte per tappe lunghe, e su qualsiasi tipo di strada, dall'autostrada al passo di montagna coi tornanti (niente di particolarmente estremo, ma ci sono). Per "essere abituati" intendo che non dovete essere nè agitati nè sotto pressione, e dovete avere le misure della roulotte che vi portate dietro, per guidare con naturalezza e godervi il paesaggio. Senza voler spaventare nessuno, questo non può essere uno dei vostri primi viaggi con la caravan, a meno che non siate autostrasportatori o rallysti ;-). Se siete oltre il Circolo Polare Artico evitate di farvi "ingolosire" e forzare la mano, allungando le tappe a dismisura per fare 700km in un giorno, perchè arriverete molto stanchi. Per quanto riguarda la scelta del mezzo, l'accoppiata Focus più Antenata si è rivelata perfettamente adatta allo scopo, una roulotte più grande o più pesante sarebbe stata meno agile (comunque gli scandinavi vanno in giro con roulotte Kabe, Polar e Hobby a doppio asse da oltre 5m ovunque, l'unico posto dove non erano presenti era il piazzale di Nordkapp). Non credo che se avessi fatto lo stesso giro con un camper classico avrei guadagnato molto in agilità, anzi mi avrebbe costretto a portarmi dietro la cellula anche nelle poche gite a roulotte sganciata (isole Lofoten e Trollstigen ad esempio).
Seguono a ruota libera una serie di liste ed elenchi più o meno seri sul viaggio intrapreso e sulle lezioni imparate.


Cose utili da portare
  • Scaricate COMPLETAMENTE la roulotte e lasciate a casa tutto ciò che è superfluo (verande, tendalini, lettini, pali, paletti, picchetti, teloni, ombrelloni, pinne, maschere, piscine gonfiabili e paracadute). Questo consiglio è valido non solo se siete degli stanzialoni, ma anche dei moderati itineranti. Se farete numerose tappe e vi muoverete in continuazione come noi, all'esterno non vi servirà altro che un tavolino, il barbecue e una sedia per ogni membro dell'equipaggio. Meno masserizie significa meno peso, ma anche meno roba da gestire quando dovrete piazzarvi la sera. Nel nostro caso, si poteva andare a dormire, mangiare e usare tutti i servizi della roulotte senza spostare nulla. Finita la spesa di cibo, al ritorno la roulotte aveva 2 delle 4 cassapanche completamente vuote.
  • Portatevi almeno DUE carte elettroniche (tra bancomat e carte di credito) di tipo diverso, a volte alcuni pos non leggevano l'una (bancomat Maestro) ma accettavano l'altra (Mastercard) o viceversa, senza motivo apparente. Visto questo é opportuno prelevare qualche "soldo del monopoli" nella valuta locale dai bancomat (ATM terminal o Minibank, come li chiamano loro), per prevenire problemini in caso di mancato pagamento con la carta o togliersi qualche sfizio comprando da baracchini o dai Sami. La rimanenza l'ho sempre "bruciata" l'ultimo giorno facendo rifornimento o al market.
  • La carta dei campeggi CampingKey card Europe, costa 16 euro e permette il check in veloce (la strisciano ed è fatto), spesso è necessaria. Io l'ho ordinata via internet su un sito finlandese ed è arrivata in 10 giorni lavorativi.
  • Io ho fatto il soccorso stradale valido in tutta Europa Aci Gold a 99 euro, non l'ho usato, ma essere a 4000km da casa ed avere una copertura mi sembrava utile
  • Portatevi i riduttori/adattatori del gas per fare il pieno all'auto (durante il viaggio ho trovato attacchi Acme in Germania, Dish in Svezia, Italia e Norvegia, e Bajonet sempre in Norvegia), che, in caso di self service, non erano disponibili. Io li ho comprati da un installatore, a circa 20 euro.
  • Portatevi una roulotte (con una tenda vi vedo malino..), ma con il riscaldamento e la termoventilazione, se avete il Truma Ultraheat tanto meglio (la corrente è infinita e non a consumo, a parte a Copenhagen, ma si paga almeno 5 euro, tanto vale usarla no?!). Durante la permanenza in Scandinavia abbiamo incontrato ogni temperatura tra i 5 e i 30 gradi, e ogni condizione meteo tra il diluvio universale con pioggia ghiacciata, il solleone, combinati con venti tra la brezza e i 100km/h. Tenetelo presente quando fate le valigie. Se non avete una roulotte potete sempre affittare una "casetta rossa" di legno in qualche campeggio (sono quasi ovunque).
  • La batteria dei servizi interni può essere utile a Nordkapp se volete usare le pompe senza gravare sull'auto, ma non è assolutamente indispensabile. Come già detto, le luci, con il sole 24h/24, sono praticamente inutili.
  • Un cuneo da mettere sotto la routa piu' in basso della roulotte e' molto utile per livellare velocemente, senza nemmeno sganciare.

Miti da sfatare (le considerazioni qui sotto sono via via meno serie...)
  1. Il GPL non si trova: il GPL è presente praticamente ovunque lungo l'itinerario (abbiamo percorso 80% a GPL 20% a benzina, 13 centesimi al chilometro la spesa), in Svezia abbiamo fatto gas l'ultima volta a Pitea e siamo arrivati quasi a Rovaniemi. L'unico tratto a benzina è stato da Rovaniemi ad Alta (circa 1000km). Quasi tutti i distributori in Svezia sono dei venditori di bombole piuttosto caserecci, mentre in Norvegia ci sono ottimi impianti self service aperti 24/24 7 giorni su 7. Da segnalare che un gasaro a Sundsvall in Svezia non accettava le carte (e non ho fatto gas, per non farmi solare col cambio). Per i POI del GPS segnalo l'ottimo sito myLPG.eu, con i distributori di tutta Europa.
  2. E' un posto selvaggio, dove dormo? Ci sono campeggi praticamente ovunque, portatevi un GPS con i POI di archiescampings.eu e non rimarrete mai senza un posto dove stare. In Norvegia quasi tutti i campeggi associati distribuiscono gratis la guida cartacea, utile per la carta allegata. I campeggi (tutti di buon livello e puliti) costano in media sui 30 euro a notte (sui 25 lontano dalla civiltà, sui 40 nelle capitali), due persone, caravan e corrente incluse. I campeggi hanno quasi tutti piazzole enormi e molto spesso non delimitate, vige la "regola dei 3 metri", ovvero ci si puo' piazzare piu' o meno ovunque ad almeno 3 metri di distanza dai vicini. Detto questo, il mover l'abbiamo usato abbastanza poco.
  3. Tutto costa caro: se fate uno spuntino seduti in un locale all'ora di pranzo in una capitale scandinava non pensate di cavarvela con meno di 40 euro, tuttavia se dovete comprare del cibo cercate dei supermercati grossi e i prezzi di carne, pesce e verdura saranno solo poco più cari che in Italia. Noi comunque siamo partiti da Milano con provviste non deperibili per un reggimento e le abbiamo fatte fuori tutte, senza farci mancare continue scorpacciate di salmone, cucinato in tutti i modi possibili.
  4. Le strade in Scandinavia fanno tutte schifo: si arriva a Stoccolma tranquillamente in autostrada, poi fino in Finlandia lungo il golfo di Botnia ci sono al 90% superstrade. Dalla Finlandia fino in Norvegia ci sono strade a singola carreggiata, inizialmente pianeggianti e abbastanza dritte, poi progressivamente più tortuose e pendenti fino ad arrivare a Nordkapp. Se scendete verso sud lungo la E6 per percorrere tutta la costa norvegese tenete presente che è una statale abbastanza stretta, pendente e tortuosa lungo tutto il percorso di 2000km da Olderfjord fino ad Oslo, e che farete fatica a farci più di 400 massimo 500km al giorno.
  5. Dovete saper passare il test dell'alce guidando: alci (a parte allo Skansen) non ne ho visti. Comunque è facile investire le renne: sono ovunque, ed è facile imbattersi in loro. Dal Circolo Polare Artico in su siate attenti, non andate forte (sopra i 70), soprattutto se è mattina prima delle 8 o sera tardi (quando c'è meno traffico pascolano beatamente in strada).
  6. Last but not least: le Svedesi sono le più gnocche d'Europa: a Stoccolma c'è una grossa mescolanza di razze, e le vichinghe passano molto velocemente (nel giro di una notte, si dice) dallo stadio di bambine bionde a quello di grassone ;-). Le ragazze più carine sono in Norvegia, e se siete interessati all'argomento tenetelo presente :-))

Tirando le somme... by Mrs G

Post by Mrs G
Dopo una settimana, a mente più fresca è ora di tirare le somme e di fare qualche riflessione in merito alla stupenda avventura da noi vissuta...

Per gli appassionati di statistiche (e per coloro che volessero provare a seguire i nostri passi) snoccioliamo due numeri:
  • 24 giorni di vacanza
  • 9890 i km percorsi (di cui 8440 km con l'Antenata)
  • 3047 le foto scattate...
Giusto per chi volesse provare ad imbarcarsi in questa splendida avventura deve considerare che il nostro viaggio meraviglioso ci è costato 3885 € (considerando un cambio medio...)
di cui:
  • 1313 € per il carburante
  • 496 € per il pedaggio e per i traghetti di trasferimento
  • 762 € per i campeggi
  • 642 € per cibi e bevande
  • 158 € per i souvenir
  • 513 € di ingressi ai musei, parchi divertimento e traghetti per gite ed escursioni

Il viaggio è stato fantastico e le emozioni provate irripetibili...
L'assaporare l'immensità a Nordkapp, ogni curva della strada che ti regala uno scorcio fantastico, la potenza e la tranquillità dell'elemento predominante qui (cioè l'acqua), la ricchezza del sapore del salmone appena affumicato, le foreste a perdita d'occhio, le renne con il loro manto variegato... La maestosità di Stoccolma, la trasgressività di Copenaghen e la sobrietà di Oslo... Il riscoprirsi bambini a Legoland, allo Skansen e al Tivoli di Copenaghen...

Forse avremmo dovuto fermarci di più, per gustarlo meglio... O forse dovremmo semplicemente ritornarci! Sicuramente ci ritorneremo per lasciarci incantare dalla Notte Artica e dall'Aurora boreale!

Vi aspettiamo alla prossima avventura a 6 ruote!

Mrs G


domenica 18 agosto 2013

9854 km

Penultimo step raggiunto: 9854 i km percorsi trainando l'antenata!
Dopo averci accompagnato lungo questo meraviglioso viaggio, si riposa, per ricaricarsi verso nuove avventure!
A noi mancano circa 30 km per la volata finale verso casa!

sabato 17 agosto 2013

Il Fido Alleaten..


Post by Mr G. (alla guida) e Mrs G.
Ieri siamo partiti da Oslo: naturalmente piovigginava... Ci siamo diretti verso i tunnel sottomarini di Oslo (uniche opere stradali, insieme al tunnel di NordKapp, degne di nota) e verso la frontiera con la Svezia e la Danimarca. Obiettivo della giornata: arrivare a Puttgarden, dal “Fido Alleaten”, dove comprare una birra utilizzando finalmente la nostra moneta unica e dire: praticamente siamo a casa!
Pausa pranzo in Svezia a base di smorebrod al salmone caserecci e poi via, ad attraversare il ponte sull'Oresund (impressionante quanto all'andata) tra Malmo e Copenaghen, accompagnati da raffiche di vento molto forti, che Mr G. ha combattuto con destrezza.
Abbiamo attraversato tutta la Danimarca con la lingua fuori stile Brutus in “Quattro bassotti e un danese” e siamo riusciti nell'impresa di arrivare puntuali al traghetto tra Rodby (Danimarca) e Puttgarden (Germania)...
Abbiamo brindato al “Fido Alleaten” con una Carlsberg e due bretzel (comprati direttamente in euro, per la mia gioia) comodamente seduti sul ponte di questo lussuosissimo traghetto!
Welcome back Euro!




P.s. questa sera siamo a Rothemburg Ob Der Tauber, a 550 km da casa. Dopo un viaggio tranquillo, stasera abbiamo continuato a rendere onore e a brindare al Fido Alleaten con una cena bavarese.

giovedì 15 agosto 2013

Ferragosto ad Oslo!

Post by Mrs G
Lo so, siamo in ritardo di un giorno: purtroppo in questo campeggio (ancorché molto bello) non abbiamo la Wi-Fi, quindi possiamo solo aggiornare il blog molto velocemente! In ogni caso ieri ci siamo goduti un meritato relax in spiaggia, visto che il campeggio è nell'Oslo fjorden!
Oggi invece siamo stati ad Oslo, terza capitale scandinava visitata, dopo un piccolo lavoretto di manutenzione all'antenata da parte di Mr G. (ieri notte infatti abbiamo preso l'ennesimo nubifragio e un oblò ha iniziato a perdere!)! Abbiamo iniziato la nostra visita assaporando letteralmente la cittá, concedendoci un pranzo a base di smorebrod ai gamberetti e cheesecake alle fragole!
Oslo in realtà è abbastanza piccola, e, dal palazzo reale al parlamento e dal Radhaus (il municipio) alla Domus kirke (cattedrale) si concentra tutto in una via in stile liberty molto graziosa! Partendo dal palazzo reale abbiamo assistito al cambio della guardia (molto modesto rispetto a Stoccolma) insieme a molti altri italiani (che non hanno molto gradito la sobrietà della cerimonia facendolo notare con un lieve accento alla De Sica!)! Ci siamo quindi diretti al Radhaus (molto particolare in mattoni rossi e con un orologio della torre più grande d' Europa) e quindi verso il Parlamento e la Cattedrale !Quest'ultima, nonostante sia molto graziosa, è messa un po' in un angolo dai norvegesi e, come già ci è capitato, non sembra nemmeno di essere in una Chiesa, ma bensì all'Opera o in un locale! Abbiamo quindi visto la nuovissima costruzione dell'Opera House (davvero bella) per poi dirigerci verso il porto (io volevo vedere un altro monumento, mentre Mr G voleva del Fiske ;-))! Senza aver trovato il fiske ed essendo la fortezza risultata un monumento 'sola', siamo tornati alla macchina (incrociando diversi granchietti sul molo e pescatori all'opera con sgombri che ancora si agitavano!)!
Questa sera per festeggiare l'Assunta, ci siamo concessi un antipastino di sushi, maxi bisteccona alla griglia e sacher torte!
Buon ferragosto a tutti!

martedì 13 agosto 2013

A spasso coi troll...

Post by Mr G.

Oggi ci siamo alzati comodamente, e dopo una rapida colazione ci siamo messi in marcia. Abbiamo percorso 150km sotto l'acqua, in una valle circondata da alte montagne con nuda pietra a vista, da cui decine di cascate di tutte le dimensioni si gettavano nel fiume di fondovalle (gonfio e con un livello altissimo, a tratti largo e quasi fermo, a tratti stretto e paurosamente impetuoso!).


 
Poi, finalmente un cartello turistico di colore marrone mi invita a svoltare a sinistra, attraversando uno stretto (nella mia mente anche traballante) ponticello per dirigermi verso: "Trollstigen"! (letteralmente: la "scaletta del troll"!)




Questa parola campeggia nella mia mente da almeno 3 mesi, da quando ho letto per la prima volta della sua esistenza. Wikipedia la definisce così: "un tratto di strada presso Rauma (Norvegia), importante attrazione turistica per la ripida pendenza (9% - 11%) e per gli undici stretti tornanti, che la rendono panoramicamente molto interessante. La strada fu inaugurata il  31 luglio 1936 dal re Haakon VII di Norvegia dopo 8 anni di lavoro"
Quello che Wikipedia non può descrivere sono le sensazioni date dal percorrerla, l'acqua incessante,  la cascata enorme che sembra voler scoppiare dalla montagna, le nuvole incombenti, l'atmosfera cupa e oscura che abbiamo trovato oggi. Da 3 mesi accarezzavo l'idea di percorrere la salita in modalità "maximum attack", come diceva Markku Alen (noto rallysta anni 80, il cui motto era: "Se gommo tiene, io vince gara, se gommo no tiene io come bomba dentro montagna!"), ovviamente questo non è stato possibile, visto il meteo e la quantità di macchine presenti. Abbiamo comunque potuto assaporare i primi due tornanti fatti "allegramente" prima di imbottigliarci dietro ad un pullman, e poi abbiamo fatto diverse soste fotografiche per cercare di immortalare quel po' di panorama che traspariva dal candore delle nuvole.






Arrivati in cima, veloce pit stop e passeggiata verso la piattaforma panoramica, col risultato di esserci lavati (io, in quanto indossavo normali scarpe da tennis) e non aver visto nulla!
Abbiamo proseguito la discesa dal lato opposto del Trollstigen per dirigerci verso Valldal, dove alle 14:45 sarebbe partito un traghetto con crociera sul fiordo. La discesa ci ha inizialmente accolto con nuvole basse e visibilità quasi zero, per poi mostrarci tranquilli pascoli e casette rosse, circondate da campi di fragole (scopriremo poi, che questa zona è la prima produttrice di fragole della Norvegia). La pioggia incessante a tratti sembra contenere dei fiocchi ghiacciati, in cima al Trollstigen c'erano 6 gradi, ai suoi piedi 10. Ai lati della strada abbiamo comunque notato dei cumuli di neve non ancora del tutto sciolta.
Siamo arrivati al molo in largo anticipo, alle 12:30. Il tempo rimanente prima della partenza lo abbiamo impegnato facendo foto, e con un frugale ma goloso banchetto a base di pane nero e salmone affumicato.
Il percorso del traghetto prevede 2 ore e 15 minuti di navigazione, attraverso 3 diversi bracci dello Strofjorden: Norddalsfjorden, Sunnylvsfjorden e Geirangerfjorden.
Da sottolineare come il percorso in traghetto sia costantemente commentato e guidato via altoparlante. Inoltre il commento è assistito da una applicazione (Fjord1) da scaricare sul cellulare, che, collegata al GPS, manda notifiche con la descrizione del paesaggio visibile e dei racconti ad esso collegati (volendo anche in italiano).
Ci siamo imbarcati e abbiamo passato i primi 10 minuti a trovare la posizione ideale per osservare l'ambiente circostante, alla continua ricerca di un compromesso tra il panorama visibile, il vento e la pioggia incessanti, che naturalmente ci hanno perseguitato lungo tutto il percorso. Abbiamo deciso di coprirci alla perfezione e trascorrere tutto il percorso sul ponte più alto, a prua, a poche decine di centimetri dal capitano, appena fuori dal ponte di comando del traghetto.
Inizialmente il tragitto si svolge nel Norddalsfjorden: questa è la parte più antropizzata del percorso: sono visibili strade, paesi ed altri traghetti che ci accompagnano lungo il percorso. Ai lati del fiordo, alte pareti di roccia ricoperte di conifere e rigate di cascate, fanno da contorno al paesaggio (sempre ricoperto da una fitta coltre di nuvole). Lungo l'intero percorso le alte pareti di roccia che ci circondano hanno nel passato ospitato diverse fattorie (coltivazioni e allevamenti), abbandonate in diverse riprese nella storia, a causa delle proibitive condizioni di vita (frane, freddo, valanghe).
Dopo mezz'ora di navigazione, prima di raggiungere Stranda (nel passato importante centro manifatturiero nel settore alimentare e dell'arredamento), il traghetto vira nel Sunnylvsfjorden.
Durante la virata, incrociamo una grossa nave da crociera, diretta verso il mare aperto, e poi il "postalone" Hurtigruten. Qui, tra una foto e l'altra, il prode navigatore (oggi prode nostromo) racconta di avere visto anche per due istanti una grossa schiena blu emergere dall'acqua (il mostro di Lochness o un mammifero marino?).
Infine, prima di raggiungere il villaggio di Hellesylt, il traghetto vira nel Geirangerfjorden, il tratto più selvaggio e caratteristico dell'intero percorso, facente parte del patrimonio dell'umanità dell'Unesco.
Il Geirangerfjorden è sotto la costante minaccia dell'Åkerneset, la catena montuosa che affaccia sul fiordo, e che sta lentamente franando nel fiordo. Ciò potrebbe causare un violento tsunami che travolgerebbe le cittadine di Geiranger e Hellesylt che vi si affacciano in pochi minuti, per questo motivo una rete di controllo situata a Stranda è costantemente attiva.
Le due più importanti cascate del Geirangerfjorden sono quella delle Sette Sorelle e quella del Pretendente. Le sette (più una) cascate si trovano una di fronte alle altre e, secondo una antica leggenda, la cascata del Pretendente "corteggerebbe" le Sette Sorelle. Il fallimento del corteggiamento avrebbe spinto il Pretendente verso l'alcool, come sembra dimostrare una forma simile ad una bottiglia che emerge dal suo profilo.
Il Bride Veil ( il "velo della sposa") è un'altra importante cascata del fiordo, essa è chiamata così per via della sua conformazione che la porta a cadere oltre un bordo roccioso, cosicché quando è illuminata dal sole appare come un velo sottile che ricopre le rocce.
Raggiunto il villaggio di Geiranger (in teoria eremo sperduto dalle montagne, in pratica porto internazionale di navi da crociera enormi, tra cui la gigantesca e fumante MSC Musica), siamo sbarcati per dirigerci a casa.
La strada è proseguita con la salita dal livello del mare fino a 1000 metri, su un'altra strada stretta e con 11 tornanti. Purtroppo a causa del meteo pessimo non ci è stato possibile ammirare e immortalare il fiordo dall'alto (c'è una piattaforma a 1500m di quota, che oggi era immersa nelle nubi).
A completare l'elenco delle possibli occasioni mancate (in una giornata comunque straordinaria), abbiamo scovato e seguito un cartello che annunciava "Elk burger" ("hamburger di alce"), per poi trovare il locale chiuso, motivo in più per trovare il modo di gustarlo un'altra volta.










Arrivati in campeggio, un timido sole ci ha accolto e regalato ancora una volta un'emozione.

lunedì 12 agosto 2013

Trondheim

Post by Mrs G

Ammesso e non concesso di riuscire a caricare questo post sul blog causa connessione internet vergognosa, ieri siamo andati a Trondheim. Siamo partiti da Trones verso le 9 e prima di pranzo eravamo al campeggio poco prima di Trondheim. Il campeggio, sul mare, nel fiordo di Trondheim, è molto panoramico: scegliamo comunque una piazzola sull'erba, di facile gestione. Purtroppo il tempo, che inizialmente sembrava bello, è peggiorato nei 250 km successivi e ci ha costretto a pranzare dentro (anche se Mr G ha voluto a tutti i costi un'insalatona estiva, dopo tutto siamo in Estate, no?). 
Dopo una sana pennichella (la prima di questa vacanza) cullati dal rumore della pioggia e dai treni che passano vicino al campeggio, siamo andati a visitare Trondheim, ex capitale della Norvegia, fondata da Olav il Santo intorno all'anno 1000. La cittadina è molto graziosa, sul mare, con la cattedrale romanico-normanno-gotica più bella di tutta la Scandinavia. E' davvero delizioso camminare oltre il ponte vecchio (Gamla Bru) e vedere tutte le casette colorate che si affacciano sul canale e si perdono nei vicolini.
Mr G si è innamorato di un bicycle lifter, ovvero un ascensore per biciclette che ti permette di salire una salita ripida senza sforzi: il problema è effettivamente riuscire ad usarlo (abbiamo visto diverse ragazze provarci e non riuscirci!)...
Ci siamo quindi diretti verso la fortezza di Kristiansen (che si trovava alla fine della salita del bicycle lifter) da dove si gode una bellissima vista panoramica della città!
Ritornati in campeggio, vista la temperatura, abbiamo preparato una cenetta a base di bratwurstel, pane nero e crauti: mancava solo la polenta!
Stamattina siamo partiti verso Otta, sotto una pioggia battente: domani dovremmo fare il Trollstigen (tempo permettendo) e un giro al Geraingerfiord, prima di andare verso Oslo!






sabato 10 agosto 2013

Rally dei Mille Laghi


Post by Mr G

Oggi fresco riveglio (5 gradi...) sul fiordo di Ballangen alle ore 6:45. Partenza dal campeggio alle 7:20.
Lunga tappa in direzione sud di 650 km, da Ballangen a Trones, 250 km a nord di Trondheim.
La tappa, integralmente svolta sulla E6, è stata suddivisa in 5 prove speciali (la prima cronometrata, per non perdere il traghetto):
1)Ballangen – Skarberget di 40 km
(traghettamento con colazione del marinaio-rallysta a base di smorebrod ai gamberi, e del navigatore con caffè e vaffel alla marmellata di fragole)
2)Bognes – Fauske di 160
(rifornimento di carburante gassoso)
3)Fauske – Polar Circle di 110 km
(pranzo con Arctic Burger e manutenzione)
4)Polar Circle - Mo I Rana di 70km
(rifornimento di carburante gassoso)
5)Mo I Rana - Trones di 235km

1) Il primo tratto è stato caratterizzato da continui saliscendi, fino ad arrivare al molo al livello del mare a Skarberget, il tempo di trasferimento cronometrato è stato di 40 minuti (in anticipo di 30 minuti sul traghetto delle 8:30), rallentato da un incontro con 5 renne assonnate, indaffarate a far colazione.




2) Il secondo tratto è ancora ambientato lungo i fiordi: il percorso è caratterizzato da lunghi tratti di costa al livello del mare, salita verso la montagna, discesa verso il fiordo successivo. Per tutta questa tratta (circa 160 km), non sono presenti gallerie, e le pendenze (sia salite che discese) sono molto rilevanti, questo giustifica la bassa velocità media (60Km/h)







3) Abbiamo effettuato il rifornimento a Fauske, con il battesimo del fuoco del navigatore, che ha fatto i suoi primi 3 metri al traino, per avvicinare l 'auto alla pompa (conclusi con una inchiodata da panic stop, partendo dalla folle velocità di ben 5km/h). Durante i primi 40 km la strada si è allargata e spianata, abbiamo addirittura toccato punte di 90Km/h ed effettuato due sorpassi (un pullman tedesco e una Yaris francese, che procedeva a “velocità rappel”, 20km/h sotto il limite ). Il tratto veloce è terminato quando è cominciata la salita al passo/parco dello Svartisen (700m s.l.m., raggiunti in pochi Km). In questo tratto (dove è stata avvistata l'ultima renna) la E6 corre in falsopiano in un paesaggio lunare: una larga valle brulla, con alte montagne a destra e anche depositi di neve, poche centinaia di metri di quota sopra i 1000m.





4) Dopo un discreto arctic burger (di manzo, non di renna purtroppo) al Circolo Polare Artico , siamo ripartiti. Questo tratto è caratterizzato dalla lunga discesa dai 700m dello Svartisen, verso Mo I Rana, che si trova al livello del mare. La strada (non larga e tortuosa), si snoda in un stretta vallata lussureggiante, coperta di alte conifere e piena di laghi, di tutte le dimensioni. Il rifornimento a Mo I rana si è effettuato con qualche difficoltà: il navigatore (Tomtom), ci ha portato ad un indirizzo dove non si vedeva la pompa, abbiamo ripiegato su un secondo distributore, per poi ripassare davanti al primo e scoprire che la pompa era nascosta dietro un angolo. 

5) Il percorso prosegue con un susseguirsi di salite e discese dai fiordi, questa volta con anche lunghe gallerie (fino a 8km). La stranezza è una continua variazione del fondo e della larghezza della strada, a tratti dritta e ammodernata, a tratti poco più di una strada di montagna delle nostre Alpi (come larghezza, pendenza, tortuosità e qualità dell'asfalto). Anche qui, ai tratti di mare, si alternano paesaggi “alpini”, laghi e fiumi. La fine della tappa era prevista a Mosjoen, 80 km dopo Mo I Rana, ma poiché erano le 15, e Mosjoen ospita una grossa acciaieria in mezzo alle montagne (non proprio un bel vedere..), abbiamo proseguito per altri 210km fino a Trones. Da sottolineare l'arrivo in anticipo di 15 minuti (su quasi 4 ore di strada) rispetto alla media prevista dal Tomtom.
La temperatura all'arrivo, pur in presenza di nuvole, è attorno ai 18 gradi.





P.s. Per i più precisi, in realtà il rally dei Mille Laghi si svolge in Finlandia, non in Norvegia..

venerdì 9 agosto 2013

Merluzzi in bicicletta!

Oggi, dopo la giornata in relax di ieri, abbiamo visitato le famose isole del merluzzo, le isole Lofoten!
Il tempo si è presentato come splendido per i primi 15 minuti!Guida sportiva di Mr G. per prendere il primo dei due traghetti alle 8.35 a 30 km dal campeggio e missione completata con successo! Scopriamo sul traghetto che oggi le Lofoten ospitano una gara ciclistica, il loro giro d'Italia (the Arctic Race), e che alcune strade saranno chiuse: solita fortuna! Per consolarsi Mr G divora uno smørebrod di gamberetti per colazione!
Alle 9.50 abbiamo messo piede sulle Lofoten e abbiamo iniziato a percorrere la E6 al grido di: "Go Thor!" (l'idolo locale ciclista: sicuramente questo è il paese ideale per il nostro amico senza Adsl)! I panorami si aprono e sono sicuramente molto belli, anche se, rispetto a Nordkapp, non sono mozzafiato! La cosa più sconcertante è l'unione tra panorami montani e marini, con laghetti cristallini che si alternano a rocce e a mare dai colori caraibici e a sabbie bianche! Man mano che percorriamo la strada il panorama diventa più emozionante, fino al crescendo finale con il paesino di Reine (forse un po' sopravvalutato dalle guide!)! Ci rifocilliamo all'unico negozio ittico del paese (sicuramente non hanno spirito imprenditoriale!) che faceva anche ottimi hamburger di pesce!Riprendiamo la strada verso il campeggio, soddisfatti, anche se davvero provati dalle strade norvegesi!

 

giovedì 8 agosto 2013

Fiordi, renne e finalmente relax!


Post by Mrs G.

Dopo aver visitato il museo all'aperto delle incisioni rupestri (datate tra il 4000 a.c. e il 550 a.c., incisioni davvero notevoli), riparato il ruotino dell'antenata (che si è forato in un nuovo punto), ieri siamo partiti con l'intento di arrivare a Tromso, definita Parigi del Nord dalle guide norvegesi (anche se le guide italiane la snobbano abbastanza). La strada dopo Alta è sempre la fantomatica E6 e segue il profilo del fiordo su e giù per le montagne: abbiamo fatto tutto l'Altafjord, il fiordo di Kvænangen, di Lyngen, lo Ullsfjorden e il Vagsfjorden. Continuiamo a vedere cartelli di attenti alla renna e di attenti all'alce: effettivamente le renne (e insieme a quelle le pecore) continuano a pascolare sulla strada!
I paesaggi sono sempre spettacolari (secondo Mr G. i nostri standard, per definire un paesaggio mozzafiato, dopo questo viaggio, si sono elevati decisamente!), anche se il tempo è un po' inclemente! Durante i nostri sali scendi dalle montagne e dopo l'ennesimo acquazzone, decidiamo di saltare la gita a Tromso e portarci verso le isole Lofoten: decidiamo quindi di trovare un campeggio vicino a Narvik dove lasciare la nostra antenata (che di scossoni ne ha presi abbastanza) e visitare da lì le isole del baccalà. Ci fermiamo per il pranzo in un'area di sosta dove troviamo un piccolo accampamento Sami: con nostro stupore prende la carta di credito e quindi compriamo della carne di renna essicata per Mr G. e uno scampolo di pelle di renna per la sottoscritta (con l'intento di utilizzarlo come collo sopra ad un cappotto)!
La pioggia dopo pranzo si fa sentire nuovamente e ci accompagna per tutto il pomeriggio: arriviamo al campeggio scelto che a vista non ci entusiasma (è direttamente su un cantiere della E6): Mr G. propone di cercarne un altro: ce ne sono due, uno più lontano (altri 50 km) e di categoria superiore e uno di pari categoria più vicino (indietro di 18 km). Vinti dalla fame e dalla voglia di fermarci scegliamo il più vicino: arrivati il campeggio sembra abbastanza carino (anche se finora è il peggiore), ma la simpatica vecchietta non prende carte di credito. Decidiamo comunque di fermarci (Mr G. è distrutto dopo 550 km di strada di montagna, e io pure), piazziamo l'antenata (con fatica in una piazzola super pendente) e ritorniamo a Narvik a prelevare le corone norvegesi (totale 48 km per il prelievo e aver scelto il camping “sbagliato)”. Pagato e rifocillati con frikadelle fatte al momento, ci rilassiamo al caldo della stufa (ci sono 6 gradi!) e sotto la pioggia. Decidiamo l'indomani di andare nel campeggio super e (anche visto il tempo) di rilassarci: dopo tutto siamo in vacanza!
Stamattina ci siamo alzati e abbiamo spostato l'antenata a Ballangen: abbiamo visto anche che è abbastanza vicino a Skaberget, dove d'estate c'è un traghetto che ci permetterà di arrivare in mezzo alle isole Lofoten. Il campeggio è decisamente carino, con sauna e piscina e la nostra piazzola è vista oceano, direttamente sull'Ofotfjorden. Unica pecca: continua a piovere, anche se ogni tanto il sole fa capolino e ci regala un magnifico arcobaleno... Domani comunque andremo sulle Isole Lofoten: oggi intanto ci dedicheremo al relax e a una buona sauna norvegese!